Mia figlia è agli estremi; vieni a imporle le mani
Giàiro è uno dei capi della sinagoga; sua figlia di 12 anni, è malata gravemente, anzi sta
morendo.
Il dolore e la fiducia spingono Giàiro a correre da Gesù: gli si prostra davanti e gli chiede
che venga a imporle le mani. Adorandolo, lo riconosce Signore; chiedendo l’imposizione delle
Ma qui gli vengono a dire che ora è morta. Gesù, però, gli chiede di continuare ad avere
fede... e va con lui. Non è sorpreso alla notizia; ma con la sua presenza e le sue parole domanda
che si guardi più in là, cioè alla vittoria finale.
Per incontrare la ragazza deve superare il pianto disperato e lo strepito di chi grida invano contro la morte: “Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”.
E caccia via tutti, imponendo il silenzio.
Al mistero della morte occorre accostarsi tacendo insieme a Gesù.
Poi il suo grido: ‘Ta lità kum’ che strappa la ragazza alla morte; e lo stupore di chi è con lui
nella stanza.
Questo racconto dice l’itinerario da percorrere, se vogliamo con Gesù affrontare la morte e affacciarci alla vita divina.
Con l’aiuto di Gesù, la fede di Giàiro cresce fino a diventare fede piena:
crede in Gesù, vincitore della morte,
“risurrezione e vita” per quanti a lui si affidano (Giov 11,25-27).
La nostra vita umana si vanifica se non diventa “vita divina” attraverso l’incontro con Gesù.
Al padre che lo prega per la figlia morta, Gesù chiede la fede, punto centrale della risurrezione della figlia.
Fede nella potenza di Gesù, che raggiunge la figlia anche nella morte, come raggiunge
anche noi, nella nostra personale situazione.
La nostra fede, proprio perché siamo in cammino, è ancora immatura e non ci è facile una fede piena, che crede anche di fronte alla morte. Nessuno può darsi una fede
così; dobbiamo lasciarci condurre da Gesù come Giàiro, come i tre apostoli nella stanza dove la
bambina dorme, superando le obiezioni degli atei e le derisioni dei benpensanti.
La morte è una realtà legata al limite della natura umana, e nessuno può scapparvi.
Certo è fondamentale capire che con Gesù si giunge “al di là della morte umana” per
vivere della vita divina.
La fede cristiana è incontro personale con Gesù,
un dialogo con lui che ci dischiude un mondo nuovo,
un reciproco legame che dà accesso al mistero della sua persona
e, attraverso di lui, al mistero del Dio vivente.
Poggiare su Gesù, camminare con lui: ecco cos’è la fede.