La fede dei pastori "Andiamo fino a Betlemme" Insieme con Maria e Giuseppe stanno con gli occhi fissi sul bimbo. E chiedono anche a noi di unirci al loro pellegrinaggio...
La fede di Elisabetta La Madre del mio Signore viene e a me? Così Maria causa la prima pentecoste cristiana: lo Spirito ora, grazie alla sua presenza, percepita dal bambino Giovanni come quella della tenda, dell’arca del Signore, scende su Elisabetta e sullo stesso Giovanni.
La fede di Pietro Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente Pietro è chiave nella misura in cui apre porte e strade che ci portino gli uni verso gli altri e insieme verso Dio
O Dio, abbi pietà di me peccatore La fede di un pubblicano Gesù presenta due modelli di vita: un fariseo, che sta davanti al proprio io: sicuro della sua bontà, giustifica se stesso e condanna gli altri; e un pubblicano che, sentendosi lontano da Dio e non potendo confidare in sé, si accusa e invoca il perdono.
Pietà di me, Signore, aiutami... La fede della Cananea Nel regno di Dio, non ci sono figli e no, uomini e cani. Ma solo fame e figli da saziare, anche quelli che pregano un altro dio. “Donna, grande è la tua fede!”. Lei che non va al tempio, che prega un altro dio, per Gesù è donna da ammirare.
La fede dei due ciechi Figlio di Davide, abbi pietà di noi Credere è aprire gli occhi per guardare negli occhi colui al quale mi affido. E la fede è fatta dalle parole che descrivono il volto di questo uomo
La fede di Bartimeo Rabbunì, ch'io riabbia la vista Attorno a lui tutto è buio. Ma quando sentì la folla avvicinarsi, intuì una presenza: “ha sentito che c’era Gesù”, nota Marco.
La fede di un lebbroso Signore, se vuoi, puoi sanarmi Per evitare ogni contagio della lebbra, che si manifestava con macchie sulla pelle e consumava progressivamente tutto il corpo, in base ai rigidi principi di purità rituale i lebbrosi erano esclusi da ogni attività e dai contatti con persone sane.
La fede dei primi discepoli Maestro, dove abiti? L’iniziativa parte sempre da Dio. Nello stile di Giovanni l’uso del verbo ‘vedere’ significa che i rapporti tra i vari personaggi si realizzano in un contatto diretto.