Liturgia Viva
«Un percorso impegnativo quello della sinodalità, che non è già segnato, ma per il quale invochiamo il dono dello Spirito, ricordando che la Chiesa ha il compito di annunciare il Vangelo che è come una carezza, ma anche come una profezia che contesta.
Un segno di cui abbiamo bisogno è la gioia. La città è piena di modi di divertirsi, ma forse abbiamo smarrito il segreto della gioia, di come incontrarla, così come la speranza.
Dobbiamo imparare a dire a tutti che c’è una ragione per cui vivere, anche se pare non interessare a nessuno. La sinodalità diventa il convenire per decidere le vie della missione. Non basta produrre parole o documenti, dobbiamo essere un segno del Regno che viene.
La conversazione è il modo con cui ci si ascolta a vicenda e si cerca insieme. Proprio perché sappiamo chi siamo, possiamo accendere un po’ di fuoco per avere una città più accogliente».