Ci vuole... un cuore giovane

Su ali d'aquila

Giovedì 30 maggio e domenica 2 giugno - Corpus Domini


Tempo di estate, tempo dove iniziamo a pensare a diverse mete: chi il mare, chi il lago, chi la montagna, chi un viaggio sperduto chissà dove. Ognuno desidera un tempo di riposo, fissa nel calendario alcuni giorni di stacco, anche qualche settimana qua è la. Chi con la famiglia, chi con gli amici,… insieme mai da soli!

In tutta questa frenesia ci dimentichiamo che c’è un viaggio speciale che in teoria continuiamo a vivere giorno dopo giorno. Sì un viaggio che passa dal quel quotidiano con la quale noi non sempre viviamo bene, con quel quotidiano che ogni tanto ci segna nel nostro modo di camminare… un viaggio che ha un nome e una meta. Il nome è… VITA… e la meta è… LA VITA! La nostra vita è un viaggio e ha come meta la vita per sempre, la vita eterna! E per vivere questo viaggio ci vuole un cuore giovane.

Ce lo ha ricordato la parola del Corpus Domini. Vediamo dei giovani nella prima lettura e nel vangelo, giovani che sacrificano gli animali, un giovane che porta una brocca d’acqua e intanto indica la strada ai discepoli. Insomma giovani che compiono azioni, giovani che si rendono strumenti… non usati, non utilizzati, ma che operano per un bene grande. Questo è il cuore di un giovane, il cuore giovane: un cuore che desidera mettersi a servizio, che cerca sempre il bene, che cerca sempre una strada di bontà, che non progetta l’escludere qualcuno per tenersi stretti i soliti amici, o le persone che li fanno comodo. Il cuore di un giovane cerca sempre il bene e desidera lui stesso essere un bene!

Quel giorno davanti all’altare del sacrificio i giovani sono diventati strumento per segnare il patto di alleanza con Dio, il giovane del vangelo di Marco ha indicato la strada ai discepoli per il cenacolo, diventando quindi anche lui collaboratore, uomo di comunione con il progetto di amore di Dio. Il cuore di un giovane non vede Dio come un ostacolo, ma lo vede come suo alleato: ha bisogno del suo modo di amore, rimane alla sua scuola per scoprire sempre nuove strade di amore. E per il giovane del vangelo la strada dell’amore è quel banchetto, quella Pasqua in cui Gesù lascia il suo testamento, la sua presenza viva nel pane e nel vino dell’eucarestia, perchè la sua vita diventi la nostra vita, perchè la nostra vita non perda il gusto di vedere sempre la luce di bene in sè e negli altri. Gesù ci lascia la sua presenza e il gesto fisico di nutrirci di essa perchè sentiamo in tutto il nostro essere che non siamo soli, perchè risentiamo in noi quale è la vera meta del cammino!

Il cuore giovane non si crede sufficiente con le sue forze, non smette di nutrirsi di parole vere, di parole buone, di un nutrimento che dice chi veramente ti ama! Il cuore di un giovane si nutre di Cristo perchè vede in lui l’Amico, il Fratello, l’Amore da cui sgorga ogni scelta di vita, ogni scelta di amore, ogni scelta che è una perdita per salire sempre di più, una perdita di noi stessi, per lasciare sempre di più emergere il suo Volto nell’amore per!

Ecco perchè allora noi dal cuore giovane ci fermiamo la domenica, ecco perchè Gesù ci invita a celebrare l’eucarestia: perchè è da questo modo di vivere che posso scoprire come la mia vita non è destinata a un viaggio che avrà una scritta “The end”, ma invece avrà sempre una meta: la vita, la vita che ama, la vita che si dona per amore, la vita per sempre in Colui che ha donato la sua umanità e la sua divinità per noi, Gesù Cristo.

 

 

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