Domenica 07 gennaio 2024 • Battesimo del Signore
C’è un ultimo personaggio che dobbiamo inserire nel presepe. Ci siamo lasciati accompagnare in queste settimane da diversi personaggi e diverse provocazioni, ma c’è un personaggio nascosto, ma che è sempre presente, un personaggio che dice chi siamo, la nostra identità: lo Spirito Santo.
Lo vediamo nel brano del battesimo di Gesù nel vangelo di Marco. Gesù si presenta davanti al Battista e nel gesto che vive lo Spirito narra al Figlio la sua identità, il suo legame con il Padre. Questa è la novità del battesimo che Gesù dona: non più solamente un invito a cambiare il cuore, ma a cambiare per accogliere la verità di quello che noi siamo, cioè figli di Dio, fratelli tutti.
Rivelare l’identità vuol dire vincere ogni divisione e separazione interiore, vuol dire tendere all’unità della vita. Unità della vita che sa che da sola non può compiere niente, unità della vita che confida nei legami come forza, e tra i legami, in quello con Dio. Anche Gesù nel capire la sua missione non ha smesso di cercare il volto del Padre, di invocare il suo nome, di stare davanti alla sua presenza.
Chi scopre la sua identità nello Spirito diventa uomo e donna di pace, uomo e donna di riconciliazione, uomo e donna che superano e aiutano a vincere ogni divisione e separazione. Nello Spirito partecipiamo al mistero del Figlio che nel donarsi totale fino al Sangue ci rende figli, partecipi della vita dei santi e familiari di Dio.
In te ho posto il mio compiacimento. La voce del Padre che abilita Gesù e la sua missione è la voce che ogni uomo e donna sente nel suo cammino, nei passi del suo eccomi. E’ l’invito ad avere fiducia nella presenza di Dio, è l’invito a sapersi abbandonare al suo Spirito che sa di cosa veramente abbiamo bisogno, sa quale via e strada siamo chiamati a vivere in questa stagione. E allora non lasciamo perdere lo Spirito, anzi affidiamoci a lui e a quello che ci potrà aiutare sempre di più a comprendere in verità di noi, in cammino con la Chiesa, in cammino con il Figlio di Dio, colui che è venuto a salvarci, a strapparci dal male di ogni tempo per ridirci la nostra identità: Tu sei il Figlio, l’amato, in te ho posto il mio compiacimento!