Giovedì 14 settembre 2023 • Esaltazione della S. Croce
La signoria di Gesù non si basa su un potere usato e abusato. Quando noi diciamo che Gesù è il Signore intendiamo un altro tipo di potere che in Lui in pienezza si manifesta. Non è bramosia, non è avidità, non è una esaltazione della propria persona. E’ invece la pienezza del potere dell’amore che in Lui si manifesta. Dell’Amore del Padre per ogni uomo, compreso quel Figlio che muore in croce per tutti, perchè ogni uomo in ogni situazione sperimenti il desiderio di comunione che Dio ha per l’umanità.
Tante sono le nostre disaffezioni a Dio, eppure Dio nel suo sentirsi ferito continua a donare amore, fino a donare la cosa più preziosa perché l’amore trionfi, il suo Unigenito. Lo dona perchè ogni uomo scopra la sua vocazione alla vita eterna, alla vita, per sempre anche nel punto più doloroso della sua vicenda. E allora ecco il perché diciamo “esaltazione della santa croce”. Perché esaltiamo fino a che punto Dio ci ama, al punto di aver trasformato il segno più crudele della morte in un segno che genera e dona vita. Quella vita in cui fa parte Cristo, quella Vita di cui noi, per il battesimo, facciamo già parte. Ecco perchè il segno della croce quotidiano, ecco il perchè immergiamo la mano nell’acquasantiera: per non dimenticarci che cosa è che genera veramente la Vita che è in noi. Non le nostre forze, ma l’Amore di Dio che abbiamo ricevuto nella testimonianza di chi ci ha accolto e amato.
Siamo noi oggi con la nostra storia il segno vivo di quella croce da cui si è rivelata la signoria di Gesù, quella croce che non è morte, ma pienezza di vita, pienezza dell’amore solo e unico che dona e genera vita.