Quante volte definiamo la vita un “Via Vai”? Tanti sono gli spostamenti del quotidiano, gli appuntamenti, le occasioni in cui rischiamo di perdere il gusto e il senso del perché viviamo certe scelte. E se dentro a questo “Via Vai” riscoprissimo il senso del viaggio della vita?

Eccoci allora pronti a vivere un “Via Vai” fatto di gioia, allegria, gioco, spensieratezza, ma anche di momenti di riflessione e di animazione volti a scoprire che tutti siamo chiamati a quel viaggio della vita che riconosce la sua autentica bellezza nel suo agire. 

L’oratorio estivo di quest’anno ci mette in cammino verso l’anno giubilare. “Pellegrini di speranza”: l’invito di Papa Francesco a custodire la speranza della Pasqua come luce che definisce chi siamo dentro alla confusione del tempo presente, diventa la provocazione che orienta il cammino educativo di questa estate. In mezzo al gioco, al chiasso gioioso, alla trepidazione e al ViaVai dei nostri ragazzi, desideriamo che  ognuno di loro, a partire dai nostri adolescenti, scopra la bellezza della sua chiamata, scopra la scintilla che può alimentare il fuoco della scelta di vita. 

Saremo accompagnati dai passi del vangelo di Luca, partendo dal capitolo 9, seguendo il lungo viaggio di Gesù verso Gerusalemme. Quanti imprevisti Gesù ha incontrato lungo la strada per Gerusalemme. Eppure è da quegli imprevisti che ogni giorno e sempre di più Gesù ha compreso la sua identità e il senso della sua vita, chiamata a donarsi, a morire, a rifiutare il male del mondo per dare la Vita a tutti. Ed è in questo dare la Vita per tutti che si inserisce la nostra esistenza, il nostro cammino.

Esploreremo la nostra “Terra di mezzo” con il romanzo “Il Signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien. Anche noi come gli hobbit siamo chiamati a uscire dalla comodità, a partire per un viaggio fatto da tante strade di bene e di male, dove siamo chiamati a scegliere. E scoprire come nelle cadute della vita siamo una compagnia che affronta le sfide di ogni tempo. 

Sogno questo oratorio estivo come un tempo dove ognuno possa scoprire un dono in più di sé, quelle pietre preziose che segnano il passo dell’eccomi, il passo di riconoscere Gesù come l’amico fedele, il Dio vicino che desidera solamente una cosa: nel mio bene il bene di tutti!