Prima scheda di approfondimento all'Esortazione Apostolica del Papa
1.
Aprire le nostre case per incontrare le coppie dei fidanzati prima dell’iscrizione al corso è sicuramente un’occasione privilegiata per conoscersi. Questo tempo da dedicare ai fidanzati è utile non solo a presentare loro l'esperienza del cammino che stanno per vivere, ma serve soprattutto a noi per capire le loro vere esigenze di coppia e consigliare il percorso più adatto alla loro situazione, fra quelli che il decanato offre. Dopo l'incontro di conoscenza si valuta, quindi, quale corso proporre o se, in caso, serve qualcosa di individuale e personalizzato per la coppia.
2.
Alla luce dell'esperienza degli ultimi corsi, purtroppo compromessi dalla pandemia, va ripensato un cammino più diluito nel tempo, per vivere meglio e coltivare, con più calma e serenità, le relazioni con le coppie. Si potrebbe intercalare il normale percorso, con altre proposte o iniziative della Comunità, o incontri più distesi (come vedere un film adatto a loro, una cena insieme…): momenti di convivialità utili a farli sentire parte di una Comunità.
3.
Si potrebbe sfoltire il corso lasciando che alcuni argomenti vengano approfonditi e altri magari tolti o solo accennati, per non dire troppe cose. Le coppie fanno fatica ad interiorizzare - gli argomenti trattati per molti di loro sono delle novità - e hanno bisogno, dopo aver ascoltato, di riprendere il tema per approfondirlo, avendo modo di confrontarsi. Se è necessario si dedicano più incontri allo stesso argomento.
4.
Le coppie-guida vorrebbero condividere la loro esperienza con la Comunità cristiana, per far conoscere ciò che si sta facendo, perché non resti un servizio nascosto, riservato ai pochi; così si ha l'occasione per “arruolare” - per così dire - nuove famiglie in questo servizio formativo. Condividere l'esperienza permetterebbe di testimoniare che per noi, coppie-guida, dedicarci a questo accompagnamento è l'occasione per
- rimetterci in discussione riguardo alla nostra fede e alla nostra relazione di coppia
- dedicare del tempo alla nostra vita (di coppia e/o di gruppo)
- coltivare relazioni con altre coppie e fidanzati.
5.
Abbiamo notato che spesso i fidanzati che arrivano a chiedere il Sacramento sono digiuni di catechesi, perciò la preparazione al matrimonio diventa l’occasione per dare un minimo di “nozioni” di iniziazione cristiana, in modo che comprendano e gustino meglio e con fede i gesti che andranno a compiere in chiesa. Aiutarli poi nella stesura del libretto del matrimonio con la scelta di letture e preghiere, potrebbe essere un modo per mantenere i contatti con le coppie e per condividere una preparazione nella fede, aiutandoli ad essere più consapevoli dei gesti e a comprendere chi sei tu che vivi quei gesti: sei cristiano, battezzato, cresimato.
6.
Riguardo alla sobrietà e alla consapevolezza della celebrazione, durante i corsi facciamo sempre un accenno a queste cose. Ci chiediamo se sia sufficiente o se sia opportuno dare più spazio a questo argomento per raccontarci cosa abbiamo fatto noi o cosa potrebbero fare i fidanzati.
Coppie guida dei percorsi prematrimoniali (1 - continua)
allegati |
L'accompagnamento dei fidanzati |
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