In lui la verità dell'uomo

Su ali d'aquila

Venerdì 06 gennaio 2023 - Epifania del Signore


Io sono la via, la verità e la vita (Gv 14,6). Le parole che Gesù esprime nell’Ultima cena non sono solo parole rilegate al contesto del suo saluto ultimo e del suo mandato alla Chiesa. In esse si può rileggere tutta la sua vita, compresa l’infanzia. Cristo è via, verità e vita fin dal principio, fin dalla sua nascita. L’episodio dei Magi ce lo dimostra.

Così Benedetto XVI descriveva i Magi nell’omelia dell’epifania 2013: Uomini spinti dalla ricerca inquieta di Dio e della salvezza del mondo. Uomini in attesa, che non si accontentavano del loro reddito assicurato e della loro posizione sociale forse considerevole. Erano alla ricerca della realtà più grande. Erano forse uomini dotti che avevano una grande conoscenza degli astri e probabilmente disponevano anche di una formazione filosofica. Ma non volevano soltanto sapere tante cose. Volevano sapere soprattutto la cosa essenziale. Volevano sapere come si possa riuscire ad essere persona umana. E per questo volevano sapere se Dio esista, dove e come Egli sia. Se Egli si curi di noi e come noi possiamo incontrarlo. Volevano non soltanto sapere. Volevano riconoscere la verità su di noi, e su Dio e il mondo. Il loro pellegrinaggio esteriore era espressione del loro essere interiormente in cammino, dell’interiore pellegrinaggio del loro cuore. Erano uomini che cercavano Dio e, in definitiva, erano in cammino verso di Lui. Erano ricercatori di Dio.

Uomini venuti dall’Oriente, uomini inquieti, ricercatori di Dio e non di certezze razionali, ma desiderosi di conoscere e comprendere il suo volto, i Magi seguono la stella, imbattendosi a Gerusalemme nella figura di Erode. E’ interessante un dettaglio: la stella a Gerusalemme spegne la sua luce. Questo indica il cuore di Erode, un cuore avvolto dalla logica del potere e del suo interesse personale, non capace di aprirsi all’altro, al mistero, incapace di accogliere la pienezza del suo amore. E’ però nella corte di Erode che i Magi comprendono la vera destinazione: Betlemme, la casa del pane.

Ed è nella ripresa del viaggio che la stella riprende la sua luce e il suo fulgore e conduce i Magi verso il bambino. In Lui già splende la via della gioia, la verità della nostra umanità chiamata a immergersi nella luce divina e la vita vera di cui Lui è la fonte. I Magi hanno riconosciuto in quel bambino, così povero e nato da una famiglia disastrata, il volto di Dio che viene incontro all’uomo perché in loro hanno sentito una gioia piena, la gioia di chi non sente Dio lontano dalla sua vita, ma lo sente come amico fedele, compagno di viaggio nella storia della nostra umanità. La luce della Stella ha lasciato spazio alla luce piena della loro umanità, di una umanità chiamata a essere in comunione piena con il mistero di Dio, chiamata anzi a immergersi e nutrirsi di questo mistero, perché tutti siamo chiamati a questa vocazione: essere figli di Dio!

Io sono la via, la verità, la vita. In queste parole di Cristo si rivela non tanto la sua identità, quanto la portata della sua missione, missione che oggi siamo chiamati a incarnare. Cristo rivela la pienezza della nostra umanità, una umanità che non può comprendersi senza il suo legame con Dio. Ogni uomo, ci ricorda il profeta Isaia, è chiamato a questa vocazione di pienezza umana, e noi siamo chiamati a non avere paura di portare la luce di Cristo che rivela la forza di vita presente in ciascuno di noi agli uomini.

E’ in questa forza di vita che noi rifiutiamo e riconosciamo il male, è in questa forza che sgorga il bene autentico, quello che non chiede niente in cambio, perché si dona per la vita. Questa forza ha un nome: Pasqua. Noi in questa solenne liturgia annunciamo la data della Pasqua, perché è in quel mistero che si rivela la pienezza dell’amore salvifico di Cristo per le genti, per l’umanità intera.

E allora accogliamo l’invito del profeta Isaia come i Magi: camminiamo nella luce, fratelli e sorelle, nella luce di Cristo, via che conduce alla gioia perenne, verità che ci immerge nella luce divina e fonte autentica della vita vera! E in questa vita rinnoviamo la nostra testimonianza, il nostro modo di essere suoi discepoli nel tempo presente!
 

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