Verbale
Sono presenti la maggioranza dei consiglieri delle diverse parrocchie, gli assenti sono giustificati per motivi familiari o di saluti, assente il segretario il verbale viene redatto da Franco Lonati.
Dopo la preghiera introduttiva don Matteo legge e commenta alcuni passi della lettera di Papa Francesco per la Quaresima 2025.
Innanzitutto il richiamo all’essere in cammino, espressione di una conversione, di una capacità di cambiare, e poi alla sinodalità (non siamo viaggiatori solitari ma camminiamo insieme) e, infine, la speranza, quale atteggiamento di uomini risorti (non incamminati verso la morte).
Successivamente don Matteo esprime le sue considerazioni su quanto vissuto nelle ultime settimane.
L’esperienza dell’ascolto vissuto
Sono stati incontri e colloqui molto interessanti, talvolta anche sorprendenti. Verrà mantenuto anche in Quaresima.
Domandiamoci però se lasciamo spazio alla parola di Gesù, se ci lasciamo trasformare dal Vangelo.
Quanto riusiamo a non essere arroccati sulle solite posizioni?
Per quale motivo i cambiamenti sono vissuti come un “cataclisma” e non riusciamo a parlarne con serenità.
Paura del futuro
Non dobbiamo aver paura del futuro.
Dobbiamo lasciar parlare di più i giovani, i veri protagonisti dell’oratorio, e ascoltarli.
Dobbiamo anche aiutarli a scoprire la loro vocazione, questa dovrebbe essere una caratteristica fondamentale della vita in oratorio.
A questo proposito si sottolinea la buona riuscita delle iniziative di preghiera e adorazione eucaristica.
Volontari
Tutti riconoscono il grande merito che va attribuito a tutti i volontari, che in forme e misure diverse rendono possibile la vita dei nostri oratori.
Ricordiamoci che il nostro lavoro non è fine a sé stesso, è una via per accogliere e annunciare il Vangelo.
Sinodalità
Deve essere il nostro stile: dialogo e discernimento.
Lavorare insieme per costruire insieme risposte e iniziative per ragazzi, giovani e famiglie, consapevoli che qualcosa sarà diversa da come ce la attendavamo.
Dobbiamo anche saper mantenere vivo il confronto col mondo esterno (es. iniziative relative alla Cascina Tavorella).
Oratorio estivo 2025
Sarà su due sedi: Veniano e Oltrona per 4 settimane (evitiamo i trasferimenti).
Attrezzeremo Veniano con una tensostruttura per il pranzo.
Ci saranno due figure educative (una interna e una esterna).
Dobbiamo valutare attentamente la questione economica e trovare forme corrette di ripartizione dei costi e corretta tutela delle situazioni fragili.
Contestualmente sfruttare tutti i bandi offerti dalle varie fondazioni a sostegno delle agenzie educative.
Don Matteo propone due momenti comunitari: la festa del grazie e la festa finale.
Le gite saranno mantenute secondo lo stile consueto in quanto sono momenti che “cementificano” il gruppo (ragazzi tra loro e con gli educatori).
DISCUSSIONE
Dopo le osservazioni fatte qualche settimana fa, il corso animatori è andato molto meglio.
L’idea di fare la festa finale dell’oratorio estivo insieme è molto complicata, sono esperienze diverse, impostazioni diverse, numeri diversi. Soprattutto Oltrona basa la serata su uno spettacolo che sarebbe molto complicato estendere anche ad Appiano/Veniano, in pratica sarebbe come fare una festa con due parti giustapposte.
Quindi si conviene che le feste finali restano separate.
Data questa situazione diversificata, dobbiamo chiederci come vogliamo essere fra 10 anni.
Non si tratta di forzare cambiamenti, ma di immaginare come vorremo essere.
Se è sensato, per dire, che la festa finale sia unica, dobbiamo capire come arrivarci, passo passo.
Però, se le cose separate funzionano, perché non lasciare come sono?
Quello che funziona perché deve essere cambiato?
Oratorio è sinonimo di “casa”, un luogo dove ti conoscono.
Anticipare i tempi di quella che sembra una disfatta (chiusura della struttura) è controproducente.
Ma perché l’unione degli oratori dovrebbe essere considerato una “disfatta”?
Dovremmo aumentare i punti di contatto e le collaborazioni.
Dobbiamo trovare il bello delle tre realtà a valorizzarle.
Come giovani abbiamo molti contatti trasversali (es. scuola) che ci aiutano ad unirci e quanto fatto insieme tra Appiano e Veniano ci ha amalgamato e ci sentiamo parte di un unico gruppo, un po’ meno con Oltrona.
Dobbiamo imparare a partecipare e sostenere le iniziative delle varie parrocchie reciprocamente.
Non è detto che un numero grande di bambini porti a vivere rapporti anonimi. Anzi, ci sono situazioni in cui il legame tra gli educatori e i ragazzi è molte forte.
Dobbiamo saper superare le ferite del cammino che abbiamo alle spalle.
Dobbiamo credere nel bello che tutte le realtà portano.
D’accordo sulla gradualità, ma con un pensiero che si rinnova.
Dobbiamo essere figura di risorti, non di morenti.
Teniamo le feste separate ma cerchiamo/sviluppiamo un linguaggio educativo comune.
Alle 23:00 l’assemblea si chiude.
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Verbale della seduta del Consiglio dell'Oratorio 6 marzo 2025 ![]() |
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