Verso il nuovo altare
Il sottoscritto professionista e Direttore dei Lavori, alla data prefissata era presente all’operazione di rimozione della pedana provvisoria assieme al fotografo Mario Corti di Magicfoto (Appiano G.). Erano presenti anche il Prevosto Mons. Erminio Villa, il Geom. Ezio Remuzzi, marmista incaricato, e il mio collaboratore di studio P.I. Marius David.
Gli operai addetti, chiamati dalla parrocchia, con la giusta perizia hanno smontato la pedana e provveduto ad una prima pulitura del pavimento appena rimesso in luce dopo circa sessant’anni. Verso le ore 10.30 l’operazione era terminata e dunque il pavimento era a tutti ben visibile. Mentre gli addetti procedevano alla stesura di due strati protettivi di cera per pavimenti, si è subito notata una buona ripresa delle colorazioni originarie dei marmi.
Il fotografo Corti ha proceduto all’effettuazione di alcune riprese fotografiche. Avendogli anche richiesto almeno una ripresa dall’alto, lo stesso fotografo si è dotato della prescritta imbracatura di sicurezza ed è salito fino alla cornice dove appoggia la cupola. Le successive riprese più ravvicinate sono state colte da altezze diverse in modo da poter riprendere ogni possibile particolare. La relazione fotografica completa sarà depositata presso l’archivio parrocchiale, mentre qui di seguito alleghiamo le tre riprese più significative.
Le evidenze emerse durante la rilevazione
foto 1 (estate 2024): è stata scattata prima dell’inizio dei lavori e mostra tutto il presbiterio e la navata della chiesa. È in primo piano il pavimento a palladiana istoriata che rimarrà inalterato e che farà sicuramente da riferimento ai posatori della nuova pavimentazione mosaicata, prevista in progetto.
foto 2: rappresenta il risultato a rimozione avvenuta, con ripresa a grandangolo effettuata dalla cornice della cupola ed evidenzia la croce centrale e la pavimentazione di contorno eseguiti sia alla maniera palladiana che al seminato veneziano, con marmi di diversi colori che nella tavola grafica sono stati indicati.
foto 3: già avevamo notizia della presenza di una lapide funeraria dedicata al Prevosto di Appiano don Riccardo Gerla, deceduto in data 28 Gennaio 1942 (per un attentato da parte di una persona locale disturbata).
foto 4: ripresa centralmente evidenzia la croce che si colloca all’incrocio tra gli assi principali della navata e del transetto dove si legge il CHRISTUS VINCIT, una corona e alcuni motivi vegetali (palma dei martiri). La fattura ci fa capire come i realizzatori del mosaico siano stati gli stessi che hanno operato nella pavimentazione del presbiterio
Rilevazione
Il sottoscritto, con il proprio collaboratore, ha nel frattempo effettuato le misurazioni e la classificazione dei marmi presenti nelle singole campiture, dimensionandone gli ingombri. Questo intervento ha dato luogo alla tavola grafica che inseriamo a pag. 20. In essa abbiamo riportato, con dicitura dedicata, le denominazioni delle varie tipologie dei marmi presenti.
Le presenze artistiche
L’unica presenza di valore artistico è rappresentata dal tondo centrale che presenta solo motivi di carattere simbolico. Gli elementi della croce della corona, motivi vegetali e palme del martirio. Una scritta “Christus vincit” completa la decorazione che ha un diametro poco superiore ai 2 metri.
Arch. Francesco Pavoncelli
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Inizio dei lavori/2 |
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