Dire la fede con l'arte

APPIANO GENTILE

Progetto Teologico - Pastorale


I criteri che ispirano le scelte

Ristrutturare una Basilica che ha uno stile particolare, tipico dell'epoca in cui è nata, è un'operazione complessa e delicata: bisogna tener conto di questi tre punti di riferimento essenziali:
a) Va rispettato lo stile architettonico in cui è stata concepite la basilica
b) Vanno considerate le urgenze pastorali indicate dal Concilio Vaticano II
c) Va compresa la condizione esistenziale-culturale della comunità del luogo.

L'altare maggiore 

Con l'occasione ricuperiamo un discorso di fondo sulla natura della Chiesa locale, cellula fondamentale della presenza dei cristiani nel mondo. Un versetto biblico dà il senso del progetto: Noi portiamo sempre nel nostro corpo il morire di Gesù, affinché sia manifestata in noi la sua risurrezione” (2 Cor 4,10). Con la sua morte Cristo ha offerto se stesso per la salvezza di tutti: il dono della sua vita è l'ultimo, più potente messaggio d'amore . Succede anche in natura: il chicco di grano, quando muore, diventa fecondo. Non scompare, ma si moltiplica. Quella morte, costata grande sofferenza, scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani, è per noi cristiani, giustificazione e redenzione!

L'ambone

La “mensa della Parola” evoca la parabola del Seminatore, che sparge il seme del Verbo su tutti i terreni, a tutte le persone in ascolto. All'uomo disincantato che non attende più niente di nuovo sotto il sole, disilluso di tutto, Gesù parla come agli scettici discepoli di Emmaus: Scrutate le Scritture; esse parlano di me” (Lc 24,27). Si porta al centro dell'annuncio il mistero di Dio, nascosto da secoli, ma poi rivelato in Cristo, le viscere di misericordia di cui è impastato l'universo, il volto radioso del Padre nella croce, la Pasqua eterna, l'alleanza antica e nuova, l'amore al nemico, il perdono acquietante, la pace assoluta dell'amore. E si eleva la perenne benedizione: l'Eucaristia!

La Chiesa missionaria per natura

Si comprende qui il senso della presenza della Chiesa nel mondo: ha una missione qualificata e credibile, tanto più necessaria nel contesto di oggi, in cui la parola inflazionata e banalizzata ha perso credibilità. La Chiesa è chiamata oggi ad essere “sacramento di salvezza (Lumen Gentium). Perciò deve produrre segni credibili che chiamino alla fede. E il segno principale è “il morire di Gesù” e con lui e per lui la nostra vita “spesa per amore”. Da questo sapranno che siete miei discepoli” (Gv 13,34-35). La comunità cristiana, radunata attorno alla mensa pasquale, sta davanti al Padre e si dispone a perdere la propria vita, lasciandosi trasformare nell'immagine del figlio Gesù, nel suo morire (ognuno ha la sua forma di 'martirio', cioè di 'testimonianza'), per essere sacramento (segno efficace della grazia di Dio) di salvezza per il mondo, verso chi ci facciamo prossimo!

L'esemplarità di S. Stefano

Ecco perché un antico paliotto, che rappresenta in un tondo argenteo il martirio di Santo Stefano, ci ricorderà, quando sarà esposto nelle solennità davanti all'altare, che noi siamo seguaci di un Dio crocifisso, morto e risorto, discepoli del primo martire e diacono, nostro patrono e protettore, amico e maestro di vita! 

 

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