Parole col cuore
Certe parole del Vangelo sembrano eccessive: “chi ama padre, madre, figli più di me non è degno di me”. Gesù invece vuole mostrarci il rischio di come persino rapporti scontatamente importanti possano nascondere egoismo: “chi avrà tenuto per sé la propria vita non è degno di me”.
Per il Signore l’egoismo annega in un bicchiere d’acqua (ma fresca!). Lo specifica per farci capire che l’amore non si misura a carati, ma nella “freschezza” dei gesti più soliti, silenziosi, nascosti.
Non è solo il colmare un’esigenza, ma è cercare il meglio. Non è solo una attenzione ai bisogni dell’altro, ma è un “di più” di tenerezza che vuole il bene e far star bene. Un’attenzione effettiva e affettiva può fare di più che rispettare le norme.
Un “legame” relazionale è una speciale corda di protezione. Illuminante una frase di Papa Giovanni XXIII: “La nostra azione diventa come quella di certi fiori nascosti nell’erba che piano piano impregnano tutto il campo del loro profumo”. È proprio questo il “di più” del Vangelo.
Immaginiamo un vasto prato tempestato di fiori colorati. Un bambino ci corre, gioca, salta, si diverte e non si cura dei piccoli fiori, anzi gioca a prenderli a calci. Un adolescente coglie al volo un fiore e gli strappa i petali, chiedendosi: m’ama o non m’ama… Un giovane sceglie il fiore che più gli piace e lo porta via, attento a non sciuparlo, per conquistare l’innamorata. Un adulto si ferma, in silenzio, respira a fondo, lascia tutto com'è, rispetta ogni dettaglio, annusa i profumi e nella bellezza dell’insieme intravvede il volto di chi ama.
Dio non pretende per sé tutto l’amore, ma insegna l’amore come tutto: un orizzonte in cui accogliere e gustare la vita per quello che è, con uno sguardo “adulto”.
Come bambini che pensano solo a stare bene con leggerezza, non ci accorgiamo di prendere a calci gli altri e la loro realtà. Come adolescenti strappiamo idee, attese, momenti, situazioni, perché vogliamo che corrispondano a ciò che desideriamo noi. Come giovani celiamo un desiderio di appagamento personale e di conquista anche sotto gesti di corteggiamento.
L’amore adulto invece impregna con profumo e colore. Si giura nel matrimonio: nella buona e cattiva sorte io accolgo te e prometto non solo di amarti ma di onorarti. Onorare è quel “di più” che cerca e vuole il meglio.