Il giorno del Signore: tempo gratuito

Liturgia Viva

Liturgia Viva


Taizé, come il monachesimo, contesta alla radice ogni coscienza cristiana che non onora il giorno del Signore. All’uomo d'oggi che sa di aver diritto al tempo libero, come si rivolge l’appello alla liturgia festiva? Di qui, la resistenza di molti: la domenica è il mio solo giorno di riposo e svago! 
Ancor più grave sarebbe considerare la festa come tempo dell’obbligo (precetto). La liturgia, che scandisce un salutare rapporto tra tempo di lavoro che non travalica e un tempo libero che non si svuota, sa presentarsi come tempo gratuito, dal quale il lavoro e il riposo traggono il loro significato. 
Il mattino la comunità credente ringrazia prima di pensare a produrre. A metà giornata sospende la fatica per poterci tornare dopo aver verificato il cuore e nutrito il corpo. La sera, la fatica incompleta è affidata perché sia salvata dal Signore e non diventi tentazione di sfinimento o disimpegno.

 

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