Qual è il mio posto?

Parole col cuore

Parole col cuore


Due discepoli chiedono “un posto fisso” per sistemarsi. Ma la risposta di Gesù parla di calice, di battesimo, di servizio.
Fabio Volo nel romanzo “Un posto nel mondo” dice: “Le cose non si vedono per ciò che sono, ma per ciò che sei. Ognuno è fatto da tanti se stesso e non solo da uno, “come un'assemblea condominiale” (il calice raccoglie e rende sacro). “La bellezza non è altro che la promessa di diventare te stesso. Voglio di più per me” (il battesimo dice il valore della propria identità). “Così in ogni relazione ognuno è se stesso e condivide le nostre vite” (il servizio consegna la scelta che impreziosisce offrendosi).
A Dio piace la macedonia! Noi siamo come un frutto, diverso per specie e stagione, e unico per forma, colore, gusto: ciascuno per sé, il sole per tutti.
Per trovare il proprio posto, insieme agli altri, c’è chi vede la comunità come le cassette della frutta: ogni frutto in bella mostra, vicino ai simili, ma distante. Si è accanto ma non insieme, per farsi preferire agli altri.
C’è chi vuole frullare tutto per appiattire le disuguaglianze, o forse per nascondere l'appassimento. Però certi frullati richiedono un atto di fede tanto è indefinibile il gusto e la consistenza.
La macedonia chiede invece dei passaggi essenziali non sempre indolori: riconoscersi sporchi e lasciarsi lavare, togliere la buccia che rende duri, scartare pezzi inutili, brutti, anticipatici (i semini), proporsi a piccoli cubetti e mescolarsi ad altri, poi mettere zucchero e limone.
Alcuni frutti, però, i piccoli, vanno presi e lasciati come sono. Invece, più uno è grande più deve selezionare le sue parti. Ognuno mantiene la sua essenza, smussa la durezza, perde l'autoreferenzialità e si offre quanto “serve” così che si può assaporare ogni particolarità o scoprire che l’unione esalta i gusti.
La macedonia insegna che il proprio posto è vivere la propria identità e originalità, “a servizio” di un bene comune, di una “comunione” Siamo tutti unici e differenti, ma unendoci ci arricchiamo e, rispettando le diversità, creiamo unità.
Ecco gli impegni: cerco valori, coltivando la mia scelta (il calice), creo connessioni, condividendo il mio senso (il battesimo), realizzo progetti, concretizzando il mio sogno (il servizio).
Il posto giusto è dove senti che tu sei la persona giusta, con le persone giuste e ogni oggi è il momento giusto.
 

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