Liturgia Viva
Una pianeta dorata, un bell'apparato floreale, un calice prezioso, il fumo dell’incenso... sono il linguaggio del “solenne” condiviso nelle parrocchie. Ma che intelligibilità ha un giovane che viene saltuariamente nelle nostre assemblee?
Non è remoto il rischio di non comprendersi, non nei dogmi, ma nei riti. Forse sono da rivedere alcuni stili celebrativi. La polifonia, l’oro e l’incenso sono codici intelligibili? Non è da escludere che un giovane possa avere buona impressione di una celebrazione che si rifa allo stile tradizionale delle solennità.
«È diffusa tra o giovani l'idea che la chiesa sia troppo statica, quasi fuori dal tempo e che per essere ancora significativa, deve cambiare linguaggio, renderlo meno formale, meno dottrinale e astratto. La chiesa parla in maniera un po’ antica, troppo solenne, troppo ritualistica, troppo edulcorata, invece i giovani non hanno bisogno di questo».