Parole col cuore
La luce di cui c’è bisogno nel grigiume in cui annaspiamo è “la testimonianza della verità” di cui parla Gesù. Noi consideriamo il grigio come un “bianco sporco”, che ha perso la lucentezza. Sembra il peggiore dei colori perché ricorda il cielo chiuso, l'inquinamento, la nebbia. In realtà la natura ci rivela che il grigio può essere anche un insieme di colori mischiati e che noi non siamo più capaci di vedere e di distinguere: infatti si ottiene unendo i primari blu, rosso, giallo, ma anche i complementari come verde, viola, arancione.
Testimoniare la verità è scommettere che l’opacità più tetra è in realtà uno scrigno di colori. Dice Gesù: “lI mio regno non è di quaggiù”. La fede non lo rende facile, ma possibile. C’è un “oltre” che ci insegna a vedere “altro”: se nella realtà siamo paralizzati dal grigio, “l’altro mondo” comincia azionando movimento e luce. Il mondo è stato fatto a colori, ma la realtà è sempre grigia, tuttavia ciò che non si vede non è detto che non ci sia, come una persona che non vedi può essere più vicina a te di tante che hai a fianco.
Nel grigio i colori non sono tolti, ma “dentro” come infinite piccole pennellate di sfumature di arcobaleno per un mondo nuovo, diverso, “l’altro mondo” dove gli abitanti si chiamano “angeli” e il loro compito e stile è illuminare, custodire, reggere e governare.
Angelo è chi vive movimento e luce dentro il grigio illuminando i suoi gesti più scontati con i valori più intimi, ricordando che l’amore è prezioso ma è gratis e senza misura.
Angelo è chi vive movimento e luce dentro il grigio custodendo attimi di bene, di bello, di vero come ganci solidi per tirarti su da paludi di scoraggiamento, rimpianto, nostalgia, solitudine, dolore, crisi, mancanza, frustrazione, delusione.
Angelo è chi vive movimento e luce dentro il grigio reggendo e sorreggendo i suoi sogni, desideri, progetti gustando quello che già si ha, senza inutili paturnie.
Angelo è chi vive movimento e luce dentro il grigio governando le sue qualità da investire, i difetti da correggere, le generosità da coltivare, gli angoli da smussare.
Angelo è chi, vivendo movimento e luce dentro il grigio, illumina, custodisce, regge e governa ME, che gli fui affidato dalla pietà celeste, dall’amore infinito.
Quindi come sono chiamato ad essere angelo, riconosco di essere circondato da angeli apprezzando il valore degli altri, non risparmiando sui “grazie”, ammettendo le mie ottusità senza paura di dire “scusa”, capendo che da solo non ce la faccio, chiedendo “per favore”. Basta poco a vincere il grigio con la testimonianza della verità che accende luce e movimento. È la sfida di chi si ostina a pensare a colori in un mondo in bianco e nero.