Preghiera Mariana
San Giovanni Paolo II ti ha definito, o Maria,
“donna del silenzio e dell’ascolto”.
Infatti da ragazza a Nazareth ti sei distinta
per l’esercizio religioso e virtuoso dell’ascolto,
rivelando, così, un altro aspetto caratteristico
della religione giudaico-cristiana.
Come figlia d’Israele, hai vissuto la beatitudine
e la spiritualità dell’ascolto, sentendo di far parte
di un popolo in ascolto, anzi di un popolo di ascolto.
«Ascolta, Israele!» (Dt 6,4) è il Credo del popolo dell’elezione
e l’ascolto è stato un fondamentale tema pedagogico
al quale Dio, a lungo e con più voci,
ha iniziato e allenato il suo popolo.
Non conoscendo il peccato a nessun livello,
tu hai oltrepassato la soglia della colpa
del non ascoltare, che era la colpa maggiore
per Israele: il tuo è stato un ascolto purissimo,
operato con cuore e orecchi incirconcisi.
Tutta la tua esistenza, o Vergine di Nazareth,
è stata scandita da tappe di ascolto,
che si danno dentro l’arco immenso
creato dall’eco del tuo Sì pronunciato
nell’Annunciazione ed entra perfino in Cielo.