Mons. Gianni Sacchi
Mons. Sacchi, a proposito della sua nomina, ha rivelato come la pagina evangelica dei discepoli di Emmaus, proclamata nel rito della sua ordinazione episcopale e scelta come motto, «ha segnato la mia vita. Sono convinto di essere accompagnato dal Signore Gesù nel mio cammino e desidero farmi scaldare il cuore dalla sua Parola e riconoscerlo presente nello spezzare il pane.
Nel mio ministero episcopale chiedo questo al Signore: che mi aiuti ad essere almeno un pallido riflesso di Lui per accompagnare i fratelli nel loro cammino, scaldare i loro cuori con il dono della sua Parola e nella bellezza della mensa eucaristica far percepire agli occhi della fede la sua presenza di risurrezione e di vita.
Voi fratelli e sorelle della Chiesa di Casale Monferrato dovete aiutarmi a valorizzare questo dono, per metterlo nel punto più alto perché faccia luce a tutti».
Nella parte superiore dello scudo episcopale è rappresentato il simbolo mariano composto dal monogramma M V A (Maria Vergine Assunta), con la corona che richiama il quinto mistero glorioso del santo rosario: l’incoronazione di Maria Santissima, Regina degli Angeli e dei Santi.
Il Vescovo Gianni con questo richiamo mariano vuole evidenziare anzitutto che è nato il 15 Settembre, memoria della Beata Vergine Maria Addolorata; inoltre la parrocchia dove ha svolto il suo ministero da parroco è intitolata alla Madonna Assunta.
Nella diocesi di Biella (da cui proviene) la Madonna di Oropa è la Regina, mentre nella diocesi di Casale Monferrato (dove è destinato) troverà a vegliare sul suo ministero la Madonna di Crea. Sappiamo poi che il colore azzurro, che rappresenta il cielo, è il colore tipicamente mariano.
La parte inferiore dello scudo raffigura due mani che spezzano un pane su fondo rosso. Le due mani sono quelle di Cristo risorto, che davanti ai due discepoli di Emmaus spezza il pane prima di sparire dalla loro vista. (Luca 24, 30-31)
In quel gesto essi riconoscono il Maestro e poi subito corrono ad annunciare agli altri discepoli l’esperienza che hanno vissuto. In ogni eucaristia, nel momento dello spezzare il pane, gli occhi della fede ci fanno percepire la presenza del Signore Gesù che, dopo la Messa, deve essere testimoniata agli altri con la nostra vita.
Il fondo rosso richiama il colore del sangue, della passione, dell’amore e del dono che il Signore Gesù fa di se stesso per la nostra salvezza.
Del resto – come ci ha insegnato san Giovanni Paolo II in occasione dell’anno dell’Eucaristia – “la frazione del pane – come agli inizi veniva chiamata l’eucarestia – è da sempre al centro della vita della Chiesa” (Mane nobiscum Domine, n. 3).